La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.

Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.

Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere

(da “Amor America” di M.Torres)

Perle di saggezza popolare (grazie a Venessia.com)

Io vado...

...nella mia nuova casa

lunedì 25 febbraio 2008

La notte degli Oscar

Ottantesima edizione della notte degli oscar: magica tradizione del cinema e, ovviamente, immancabile appuntamento per tutti gli appassionati! E tra tutti gli appassionati, Bruno ed io, resistiamo al sonno e alle pubblicità, che, dalle 5 in poi, diventano davvero insostenibili!.. peggio che da noi!

La serata comincia alle 6 p.m. (ore 23.00 in Italia) con il red carpet, che accoglie la sfilata degli artisti che, mano a mano, fanno il loro ingresso nel Kodak Theatre. Ovviamente questa è per me l’occasione d’oro per ammirare alcuni vestiti di eccezinale bellezza ed eleganza: Penelope Cruz e Jessica Alba attirano la mia meraviglia in modo particolare. Al contrario, Diablo Cody (sceneggiatrice del film “Juno”), lascia un po’ tutti a bocca aperta davanti al vestito leopardato… che orrore!!

Alle 9 p.m. ha inizio la cerimonia vera e propria, con l’ingresso di John Stuart che ha il compito di intrattenere gli spettatori. Nonostante sia un quotatissimo comico americano, dalla sottile e tagliente satira, devo dire che il suo umorismo lascia parecchio a desiderare… o almeno, noi non c’abbiamo trovato niente da ridere!! L’ho sempre detto io che gli americani sono strani! ;)

Vabbé, poco male… quello che conta di più è l’avvicendarsi dei premi.

Dalle 4 (ora locale), nonostante la stanchezza inizi a farsi sentire, l’atmosfera cresce e si iniziano a consegnare le statuette più importanti. Ecco i risultati principali:
Trionfo per il film “No country for old men” che si aggiudica quattro oscar per miglior regia e miglior sceneggiatura non originale (entrambe dei fratelli Coen… che coppia!!), miglior film e miglior attore non protagonista (un inguardabile Javier Bardem… più che altro per una pettinatura alquanto comica!).
Il simpaticissimo “Ratatouille” vince il premio per il miglior film d’animazione, mentre “The Bourne Ultimatum” ottiene i riconoscimenti tecnici di miglior montaggio, miglior mixaggio e miglior montaggio sonoro… un risultato importante, ma inaspettato.

La vera sorpresa di questa ottantesima edizione è la smentita di tutti i pronostici sulle vittorie. Cate Blanchett purtroppo torna a casa a mani vuote: al posto suo vincono Marion Cotillard come attrice protagonista nel film “La vie en rose” e un’incredula Tilda Swinton come attrice non protagonista in “Michael Clayton”. Infine, il film dei Coen si aggiudica i premi più importanti, lasciando a secco il più quotato “Il petroliere”, che si è dovuto accontentare del premio alla fotografia.

Seconda sorpresa: l’Europa che si prende la rivincita sull’America. Due oscar vanno agli italiani per miglior scenografia (alla coppia Ferretti – Lo Schiavo per il film “Sweeney Todd”) e miglior colonna sonora originale (a Dario Marianelli per “Espiazione”). La piccola Irlanda si porta a casa un oscar per miglior attore protagonista (Daniel Day-Lewis per il film “Il petroliere”) e miglior canzone originale (la dolce ballata “Fallino slowly” degli indipendenti Hansard e Irglova per il film “Once”). La Francia si “accontenta” del premio per la migliore attrice protagonista (Marion Cotillard), per una toccante interpretazione di Edith Piaf nel film “La vie en rose”.

Per delusione personale, devo aggiungere, all’insuccesso della Blanchett, anche quello di Johnny Depp, nel visionario film di Tim Burton “Sweeney Todd”… peccato, era troppo bello!!

George Clooney invece aveva già predetto l’esito dell’assegnazione dell’oscar per il miglior attore protagonista, paragonandosi a Hillary Clinton contro Obama (Daniel Day-Lewis, in questo caso), del tipo: se non fosse arrivato l’outsider, palesemente intrigante nel suo ruolo, il premio sarebbe stato suo. Eh, vabbé, George… arriverà la prossima volta! ;)

In ogni caso, la serata si conferma essere emozionante e perfettamente all’altezza della tradizione! Anzi, grazie anche alle sorprese e agli sconvolgimenti delle previsioni, diventa ancor più intrigante!

Ore 5.50 (ora locale), il tutto si chiude. Noi possiamo lasciarci andare nei giudizi personali e poi… beh, meglio andare a casa: un nuovo giorno bussa alla porta, con un bel po’ di cose da fare! Per dormire… beh, MAI PAURA! stasera si recupererà! ;)

Per la lista completa dei premi assegnati potete ciccare qui. Per avere maggiori informazioni, invece, (compreso il prestito della foto) potete visitare direttamente il sito dell’Academy Awards.

venerdì 22 febbraio 2008

Omaggio a B.P.

In occasione del Thinking Day, voglio dedicare un piccolo spazio anche a B.P., con il video che forse meglio rappresenta la vera ricchezza dello scautismo:Un mondo, Una promessa! Godetevelo!

Buona strada a tutti! ;)
Ape Volenterosa

martedì 19 febbraio 2008

49 di dittatura... Ops! di presidenza...

16 febbraio 1959 - 19 febbraio 2008. Tanto tempo ha passato Fidel Castro alla guida di Cuba, prima come Primo Ministro e poi come Presidente. Curiosa coincidenza perfino il giorno dell’annuncio: (quasi) esattamente 49 anni dopo.
E’ riuscito a sopravvivere ad attentati, non ha mai ceduto sotto i colpi degli Stati Uniti durante tutta la Guerra Fredda… ha visto morire il totalitarismo dell’URSS, ma nel frattempo ha sorriso alla nascita di nuovi regimi… Il mondo ha corso sotto ai suoi piedi e lui, dal suo trono di combattente comunista, l’ha osservato. E così, purtroppo, anche i cubani.
Con il fratello, Raul, che dovrebbe essere nominato al suo posto il 24 febbraio, non si può sapere cosa cambierà nella storia di Cuba… di sicuro, finisce un’era!

mercoledì 13 febbraio 2008

Consigli per cambiare vita


Ohhhhh… finalmente libera!! Che ben!!

Allora, l’altra sera, girovagando nel web, mi è capitato tra i tasti un link di un sito dal nome interessante: http://www.voglioviverecosi.com/. Ovviamente non ho resistito e sono andata a vedere di cosa si trattava… nemmeno il tempo di farmi un’idea generale degli argomenti trattati, che l’occhio mi è caduto sul titolo “Consigli per cambiare vita”.

STOP. Come nei miei post sui film, voglio mettere una premessa importante:
Consigliato a chi… ama viaggiare. Ed ama farlo con il cuore, con la mente, con le scarpe e con lo zaino!
Consigliato a chi… vorrebbe partiiiiiire!!!… ma non ha ancora capito se lo fa per scappare o per un istinto vero che sfrizzica nello stomaco.
Consigliato a chi… adora sentirsi in bilico tra il bisogno di scappare e la voglia di restare… o tra la voglia di partire ed il bisogno di restare!!! ;)

Ecco, a tutte queste persone, dico che è arrivato il momento di leggere l’articolo! Agli altri, invece… grazie di tutto e ci vediamo alla prossima! ;)



Allora, intanto vi ri-consiglio di leggerlo tutto, l’articolo… io me lo son proprio goduto! Comunque, per chi volesse intanto un assaggio, ve lo propongo in una PERSONALISSIMA scelta dei passaggi più importanti:

E’ possibile trasformare la nostra vita?
Dopo aver relegato i nostri sogni e desideri all’ultimo posto di una vita insoddisfacente e fatta di routine, è ancora possibile cercare di vivere bene, soddisfatti e felici?

- Il momento di dire basta. Era arrivato il momento di dire “Basta!”, di decidere di iniziare da zero una vita nuova. […] Prima di tutti però è necessario e fondamentale conoscersi molto bene.

- Il cambiamento non è facile. Sebbene il più delle volte non sia necessario un cambiamento radicale, ma sia sufficiente introdurre piccole accortezze. […] Il cambiamento radicale è un passo difficile da compiere a qualsiasi età […] L’inerzia, gli obblighi familiari, l’illusione della sicurezza e la precarietà di un posto di lavoro, sono ostacoli posti lungo il cammino verso il cambiamento, per non parlare della paura e dell’ansia che implica una decisione così radicale.

- Analizzare il cambiamento. Prima di tutto si devono analizzare, riconoscere e ricondurre alle cause. […] Cambiare la forma senza cambiare la sostanza conduce solo e sempre alle stesse conclusioni. […] Si può cadere nell’errore di idealizzare il proprio futuro, immaginando un paradiso fantastico e perdendo di vista la realtà […] Si crea l’idea di scomparire, di lasciare tutto per ricominciare tutto daccapo. […] E’ una fuga. E quando si fugge da un conflitto, questo si ripresenterà di nuovo: è sempre meglio riconoscerlo, affrontarlo e poi decidere se cambiare vita radicalmente è ancora ciò che si desidera.

- Un viaggio interiore. Un altro errore comune è quello di cercare di cambiare tutto facendo in modo che nulla cambi. […] Il passo da cui partire consiste in un viaggio interiore, scoprirsi, re-incontrare la propria identità. […] Per questo conviene progettare una meta precisa, realizzare un piano per ottenerla, essere realisti, creativi e flessibili, senza improvvisare. Non bisogna nemmeno auto ingannarsi e accontentarsi di spostare il proprio malessere da un punto geografico all’altro.

- Iniziare il processo di cambiamento. 6 punti per darsi una seconda possibilità:

1. Distinguere tra un malessere esistenziale ed un’inquietudine momentanea à Varrebbe la pena analizzare la propria esistenza e ripianificare ciò che ci scontenta […] riflettere, spazzare l’inerzia ed attuare con decisione i giusti cambiamenti.

2. Ci si deve concedere tempo per conoscersi bene e capire ciò che si vuole realmente.

3. Si devono analizzare a fondo le proprie risorse (economiche, di adattabilità, di creatività) per essere sicuri di poter affrontare qualunque difficoltà

4. Si devono affrontare i propri limiti per non ricadere negli errori già commessi

5. Parlare il più possibile con amici e familiari aiuta molto. Questo continuo parlarne farà sì che il progetto di cambiamento acquisti sempre più forza e realtà e ci permette di evidenziare eventuali errori, considerazioni o possibilità non ancora affrontate. Il fatto che molti cerchino di dissuadere chi vuole lasciare, creerà la necessità di avere un progetto solido ed argomentazioni valide.

6. Lasciatevi la possibilità di tornare!



Lascio un attimo per digerire… :) … perché quando l’ho letto io, la prima volta… beh, mi si è stretto un bel nodo infondo allo stomaco e mi son saliti su tutti quei pensieri, che faccio da una vita: … mi son vista nel mio B&B nel mezzo di distese verdi… qualche casetta qua e là… uno strapiombo sull’oceano davanti ai miei occhi… tranquilla… con i miei bimbi, mio marito… felice!!

E’ un sogno talmente banale e scontato… Per un sacco di tempo, rispondendo alla domanda su quale fosse il mio più grande sogno, alle parole “Un B&B in Irlanda”, nella testa c’era proprio quell’immagine!

E adesso mi si son svegliati un po’ di pensieri… ho provato a guardare meglio e… forse non è questo il sogno della mia vita! Dai, non potrei rimanere un’intera vita lì, nel mezzo del nulla! Forse dopo due mesi, sapendo quanto sono incostante, mi romperei e sognerei di cambiare tutto e fare l’hostess: girare il mondo, con una valigia fatta di due maglie ed un paio di scarpe… un giorno in Tailandia, uno in Sudafrica, uno in India…
Ma daiiiiiiiiii!!!
Primo: ma quale vuoi che sia l’hostess che vive così?!? Figurati! Scendono dall’aereo tailandese e vedono… l’aeroporto tailandese!!! Wow!! Che culo!!!!
Secondo: Ma quanto mai potrei durare così?! E la famiglia? La mia vita? Sospesa ad un aereo…?!? no, non mi ci vedrei proprio!

Quindi…

Quindi diventa difficile!

Perché quando si sogna, è bello lasciar correre i pensieri! Perché mai dovremmo limitarli?! E’ bello che le immagini scorrano davanti, come in un film! E, come in un film, è bello che ci si immagini la storia, le vicissitudini… e perché no, pure la fine! E chissenefrega se questa sarà o meno la realtà!!!

Però, così… ritorniamo alla mia Bucket’s List! Uff, sempre lì si torna! :)
Mi spiego meglio: è importante che ognuno sia consapevole di quali siano i sogni, i film… perché alla fine son più belli così… impossibili… come sono! Che poi magari ci cadi, nel film intendo, e molli tutto! Molli tutto e parti: vai lontano, in mezzo al verde delle colline, ad un passo dall’oceano e… il sogno s’infrange.

Peccato! Abbiamo buttato l’occasione di una vita! E adesso?! Che immagine ci sarà ad accompagnare le nostre parole riguardo ai nostri sogni?!


Credo che tutto quello che scrive questa dottoressa Pascual sia tremendamente vero! Tutto! Proprio Tutto!!!
Ma tra tutte c’è una regola più importante: compilare quella Bucket’s List, sapendo mescolare il sogno alla realtà, gli ideali agli obiettivi…

Lasciamo lì i nostri sogni irraggiungibili! Lasciamo che ci facciano volare alti con la fantasia e lasciamo che poi, atterrando un po’, ci strappino un sorriso! Senza avere già la sensazione di aver appena rinunciato ad un sogno, ma semplicemente la consapevolezza di amare talmente tanto quel sogno, da lasciarlo libero di occuparci la mente e il cuore!

Lasciamoci cullare dai sogni e corriamo verso le nostre aspirazioni! Basta solo capire quali sono i sogni e quali le aspirazioni… quelli veri, ovvio!! ;)

lunedì 11 febbraio 2008

..dreaming of Ireland..

Sarà lo studio... o sarà che è un richiamo troppo forte...

Oggi ho voglia di sognare!!

sabato 9 febbraio 2008

In un momento "qualsiasi"

Vi è mai capitato di… ricordare? Ma non ricordare, così, date, avvenimenti, incontri… parlo di lasciarsi sorprendere da un qualche ricordo.

Tipo, quando si è a cena, magari in una di quelle della domenica sera, con gli amici… si chiacchiera, ci si racconta… dell’università, del lavoro, delle novità, dei progetti… e poi… beh, ad un certo punto, verso fine serata di solito, s’inizia a risvegliare i ricordi, con il tipico: “Ti ricordi quella volta…”. Gli episodi si accavallano, uno dopo l’altro… nemmeno il tempo di finirne uno, che già te ne viene in mente un altro! E dopo i primi (che di solito servono solo a riscaldare la mente), si passa ai più lontani, quelli che se ne stanno belli tranquilli, nascosti nei cassettini remoti della memoria… quelli che, a risentirli, tu che per un sacco di tempo non li avevi più levati da lì dentro, provi quella dolcezza mista a nostalgia, che ti fa sorridere… sono bei ricordi alla fine, eh! E’ solo che era così tanto tempo che non ci pensavi più che adesso, proprio in quel momento qualsiasi, se ne escono e ti regalano un’emozione speciale! e ti senti cullato da una specie di… magia!


Io voglio condividere tre piccolissime emozioni…

La prima è una canzone… perché almeno, chi ha voglia di leggere il resto, può essere accompagnato da questa dolce poesia… so che per alcuni non sarà altro che una semplice canzone; per me invece… non ci sono parole! E’ un pezzo fisso del mio mp3, una di quelle che, cascasse il mondo, questa non si tocca! Queste note mi risvegliano ogni volta ricordi diversi… persone, luoghi, momenti… di tutti i generi.
Ma l’altro giorno… mercoledì mi ha regalato qualcosa in più… mi sono proprio emozionata! E la cosa più bella è che… non c’era un motivo preciso, nessun ricordo preciso, nessun… niente!! Solo quel sorriso, che ti esce spontaneo e quella dolcezza che ti pervade… la senti da dentro, dallo stomaco fino alle orecchie!

Eccola: “Ode to my family”, dei Cranberries


La seconda, una caramella! Sembra assurdo, lo immagino… ma non è così! Succede quando, in un momento completamente qualunque della vita, ti capita tra le mani una caramella: non è una caramella qualsiasi, ma tu questo ancora non lo sai… lo scopri quando la metti in bocca perché, improvvisamente, per un solo secondo, rivedi qualcosa…
In un secondo ti vedi a 9 anni, a scorrazzare in bicicletta per una via ancora semi-deserta, tranquilla, nel mezzo del pomeriggio… con Alfredo, alla soglia degli 80 anni, che ti guarda dal cancello… ti tiene compagnia con i suoi sorrisi, le barzellette e qualche saggio avvertimento: “Non andare dalla parte della strada! Di questi tempi non ci si può proprio fidare!” (“Figuriamoci adesso!” – s’intromette il pensiero tra i ricordi)… E poi ti allunga la mano e ti passa una caramella. Ma mica una qualsiasi, eh! Ti passa quella che preferisci: bella grossa, dura… uno zuccherino, come la chiamava lui! Una cosa che è la fine del mondo, decisamente il regalo più bello della giornata!

Tutto questo dura un secondo: risenti il silenzio della strada, vuota, rivedi la sua faccia, la sua cucina… rivivi in un attimo il profumo di quel ricordo… che in un secondo sfuma, sì… però… quello che ti lascia dentro è un’emozione indescrivibile! Quanti anni dall’ultima volta che ne avevi toccata una…


La terza è un profumo… Il più ovvio forse, uno dei più banali mezzi per far viaggiare la mente. Eppure, uno dei più efficaci!

Proprio ieri, all’uscita dall’asilo, andavo verso la macchina, con duemila pensieri che già mi affollavano la testa… una giornata splendida, gli occhiali da sole dimenticati… poi l’esame della Chiaretta, e di conseguenza, poi, il mio… l’attività di domenica da preparare, sistemare il tirocinio per l’unive, sentire la Vero… e… STOP! Un profumo di mare: in un istante mi son rivista a Waterville (dove?!... in Irlanda, ovvio!! ;p ) In realtà è un posto che non ho apprezzato poi così tanto… quella volta ci eravamo fermati lì solo 15 minuti, per una sistemazione al pullman di linea. Non c’era praticamente nulla, che io ricordi, se non una statua in ferro di Charlie Chaplin e una vista sull’oceano… l’unico punto basso della costa… che poco a poco si alzava nelle uniche alte scogliere che abbiamo potuto vedere al sud. Il tempo non era granché bello (ma va?!?! Strano, direi!! ;) ), gente ce n’era poca in giro e noi abbiamo approfittato del tempo per avvicinarci un po’ alla spiaggia… l’odore mi è rimasto impresso, forse più di quanto potessi immaginare… odorava di umidità… acqua, erba bagnata, appena tagliata, mista ad alghe… un banale profumo di mare! Anche se, forse non così banale!

La mente è strana: mi è capitato di guardare e riguardare una cosa, magica, per assicurarmi di poterla ricordare per sempre. E’ come se ti obbligassi a ricordare, supplicassi la tua memoria di aprire qualche cassettino e chiuderci dentro quel momento perché… così magico! Poi passa il tempo e… che rabbia ripensarci e non sentire più, non vedere più, non ricordare esattamente quel particolare che tanto ti aveva colpito!
Forse non era così importante da ricordare… forse lei, la memoria intendo, ne aveva captati di più belli! Sapeva che qualcos’altro sarebbe stato più magico. E così, silenziosamente, aveva aperto quel cassettino, infilato quell’immagine con cura e poi l’aveva richiuso…

E un giorno, altrettanto silenziosamente, in un momento qualsiasi della vita, lei va a riaprire quel cassetto, ci toglie la polvere e te lo regala… Secondo me, lei, si diverte pure a fare questi scherzi… in un momento qualsiasi!

martedì 5 febbraio 2008

Trova la gioia nella tua vita!

“Volver”. Ecco l’ultimo film che avevo visto al cinema con mia mamma… ogni tanto mi piace, andarci insieme… ci sono film che visti, così, solo io e lei, parlano di più!

E così abbiamo approfittato di questo, perché, per una serie infinita di ragioni, ci chiamava al cinema, insieme!


E abbiamo fatto bene!

Era da tanto tempo che non mi emozionavo così, al cinema! ;) Capita quando, pur essendo al sicuro, nascosti nel buio della sala, ci si sente ascoltati… le persone che ti siedono accanto, le senti troppo vicine! Senti intromettersi i loro sospiri nei tuoi… senti che ogni piccola sensazione, potrebbe essere colta anche da loro… invece tu la vorresti solo tua, vorresti essere solo tu, la tua storia… quelle immagini solo per te.

E poi succede che ti senti quasi più preoccupata a non farti vedere, non farti sentire, che a lasciarti cullare dalla tua stessa, meravigliosa, fragilità.

E così è successo martedì…


Questo film è davvero molto bello… delicato… fragile… per nulla scontato, anzi, meravigliosamente toccante! Si ride, eccome! E si piange! (almeno, io ho pianto!! ;) anche se molto probabilmente il resto della sala non è così “lacrimoso” come me!) E si affronta a viso aperto la vita… quella sognata!

Il mio prof di filosofia non mi ha mai fatto compilare la mia Bucket List, ovvero la lista delle cose che avrei voluto fare nella vita, prima di arrivare al capolinea. A dire il vero a me è passato per la testa qualche volta, ma non l’ho mai fatto… metterci le cose che sogno, ogni giorno…

Se la dovessi scrivere ora, di getto, mi vengono subito in mente: un viaggio in Irlanda, a piedi, con lo zaino, vivendomela tutta con i miei occhi, le mie mani e la mia testa… e poi uno in India, uno tra i monaci tibetani, un campo in Africa e… e… son talmente tante le cose che ora non me le ricordo più… talmente tante che mi sembra di non averne più nemmeno una… talmente sognate che si sono perse nei meandri della memoria…

E più ci pensi e più il pensiero si sposta su qualcos’altro… dopo i sogni impossibili, fanno capolino tutte quelle piccole cose che non si ha mai tempo di fare: qualche pensierino, una lettera, l’ultima parola, l’ultimo saluto a qualcuno che è lontano… il coraggio di dire quella cosa, che ti preme dentro, ma che fa così paura, e pensi sempre: “Ci sarà tempo!”…

E più ci pensi e più ti accorgi che i sogni impossibili scalano… quelli che ti sembravano essere le cose più attese, lasciano il posto alle altre, quelle piccole piccole…

Forse dovrei iniziare a scriverne una!! ;) Per capire come stanno, i sogni, dove sono… quali sono quelli veri, quelli che spingono forti, dallo stomaco… e quali invece quelli che premono nella testa, che poi son quelli destinati ad entrare nell’oblio… Chissà cosa ci scriverei…


Consigliato a chi, anche se solo per una volta, si è sentito la vita troppo stretta e allo stesso tempo così immensamente grande… troppo grande da perdercisi dentro…

Consigliato a chi vorrebbe veder realizzati i desideri che sogna, ma che allo stesso tempo sa capire cos’è veramente ciò di cui ha bisogno…

When you try your best, but you don't succeed; when you get what you want, but not what you need; when you feel so tired, but you can't sleep… Stuck in reverse: lights will guide you home… (Coldplay, “Fix you”) ... Trova la gioia nella tua vita!

 

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