La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.

Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.

Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere

(da “Amor America” di M.Torres)

Perle di saggezza popolare (grazie a Venessia.com)

Io vado...

...nella mia nuova casa

domenica 22 giugno 2008

Vivere una favola

21 giugno 2008: Heinken Jammin' Festival, al Parco San Giuliano, Mestre... c'era Vasco! .. c'erano 80.000 persone.. e c'ero anch'io!! ;)

Ecco qualche immagine dal mio cell... il prima (ore 17 circa) e il dopo (ore 22.00 circa)!

Si parte con il nuovo album, ma l'atmosfera inizia a scaldarsi un po' con "La noia"... 1982!! Ancora qualche canzone nuova e poi.. l'esplosione!! con "T'immagini" del 1985. Ecco il video... grazie a chi l'ha girato, nel mezzo della folla!!



"Siamo soli", "Ormai è tardi", "Non mi va", "Ci credi", "Susanna", "Sensazioni forti", "Deviazioni", "Asilo republic", "Colpa d'Alfredo"... "Siamo solo noi", "Sally", "..Stupendo", "C'è chi dice no", "Gli spari sopra"... e poi l'ultimo medley e la chiusura con "Albachiara".. ahhh, che spettacolo!! Eccone un pezzetto... per quel che si sente...

Discover vasco!



La scaletta completa la trovate qui (insieme a qualche parola sulla serata), ma queste sono state le tappe fondamentali di una serata davvero suggestiva!
La gente che canta, le luci, la musica... come "vivere una favola", per usare le sue parole! ;)


Voglio concludere con il video del 1993 di "Gli spari sopra", perché questa canzone ha qualcosa in più! Vasco è spesso considerato solo un animale da pubblico, il fenomeno del secolo, la fortuna di chi ammalia senza troppo cantare, il mito del passato.. io dico che prima bisognerebbe dare un occhio ai suoi testi!



"Gli spari sopra" da lyricsdownload

Se siete quelli comodi che state bene voi
Se gli altri vivono per niente perché i furbi siete voi
Vedrai che questo posto, questo posto... Is beatiful
Se siete ipocriti abili, non siete mai colpevoli
Se non state mai coi deboli, e avete buoni stomaci

Sorridete, gli spari sopra sono per noi
Sorridete, gli spari sopra sono per noi

Ed è sempre stato facile fare delle ingiustizie
Prendere, manipolare, fare credere
Ma adesso, state più attenti
Perché ogni cosa è scritta
E se si girano gli eserciti e spariscono gli eroi
Se la guerra poi adesso, cominciamo a farla noi

Non sorridete, gli spari sopra sono per voi
Non sorridete, gli spari sopra sono per voi

Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno là
Avrete un avvenire certo in questo mondo qua
Però la dignità, dove l'avete persa?
E se per sopravvivere qualunque porcheria
Lasciate che succeda e dite non è colpa mia

Sorridete, gli spari sopra sono per noi

lunedì 9 giugno 2008

Armonioso... sì, il risutato sarebbe stato armonioso!

Nella cella d’isolamento avevo scritto col pensiero che un giorno avrei avuto davanti a me il colonnello Garcia vinto e avrei potuto vendicare tutti quelli che devono essere vendicati. Ma ora, dubito del mio odio. In poche settimane da quando sto in questa casa, sembra che sia svanito, che abbia perso i suoi nitidi contorni. Sospetto che tutto quanto è successo non sia stato fortuito, ma che corrisponda a un destino disegnato prima della mia nascita ed Esteban Garcia è parte di questo disegno. È un tratto rozzo e contorto, ma nessuna pennellata è inutile. […] Nella cella d'isolamento mi era parso di combinare un rompicapo in cui ogni pezzo ha un posto preciso. Prima di sistemarli tutti, mi sembrava incomprensibile, ma ero sicura che, se riuscivo a finirlo, avrei dato un senso a ciascuno e il risultato sarebbe stato armonioso. Ogni pezzo ha una ragione di essere cosi com'è, compreso il colonnello Garcia. Ogni tanto ho la sensazione che questo l'ho già vissuto e che ho già scritto queste stesse parole, ma capisco che non sono io, bensì un'altra donna, che aveva preso appunti sui quaderni affinché io me ne servissi. Scrivo, lei ha scritto, che la memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente, come dicevano le tre sorelle Mora, che erano capaci di vedere nello spazio gli spiriti di ogni epoca. Per questo mia nonna Clara scriveva nei suoi quaderni, per vedere le cose nella loro dimensione reale e per schernire la cattiva memoria. E adesso io cerco il mio odio e non riesco a trovarlo. Sento che si spegne a mano a mano che mi spiego l'esistenza del colonnello Garcia e di altri come lui, che capisco mio nonno e vengo a conoscenza delle cose attraverso i quaderni di Clara, le lettere di mia madre, i libri contabili delle Tre Marie, e tanti altri documenti che ora stanno sul tavolo a portata di mano. Mi sarà molto difficile vendicare tutti quelli che devono essere vendicati, perché la mia vendetta sarebbe solo l'altra parte dello stesso rito inesorabile. Voglio limitarmi a pensare che il mio mestiere è la vita e che la mia missione non è protrarre l'odio, bensì unicamente riempire queste pagine mentre aspetto il ritorno di Miguel, mentre sotterro mio nonno che ora riposa vicino a me in questa stanza, mentre attendo che arrivino tempi migliori, tenendo in gestazione la creatura che ho nel ventre, figlia di tante violenze, o forse figlia di Miguel, ma soprattutto figlia mia. Mia nonna aveva scritto per cinquant'anni sui quaderni in cui annotava la vita. Trafugati da qualche spirito complice, si sono miracolosamente salvati dal rogo infame, in cui sono perite tante altre carte della famiglia. Li ho qui, ai miei piedi, stretti da nastri colorati, separati per fatti e non per ordine cronologico, cosi come lei li ha lasciati prima di andarsene. Clara li ha scritti perché mi servissero ora per riscattare le cose del passato e sopravvivere al mio stesso terrore. Il primo è un quaderno di scuola di venti pagine, scritto con una delicata calligrafia infantile. Comincia cosi: " Barrabás arrivò in famiglia per via mare..."

da "La casa degli spiriti" di Isabel Allende

Ho riletto questo libro per un esame all'università.. è stato un piacere immenso! L'ho rivissuto.. l'ho divorato e adesso è laggiù, che gira e scalpita nella pancia! Che bello!
E questa ultima pagina mi ha fatto esplodere di senso... senso in quello che scrivo, in quello che succede! Mi rivedo un po' in Alba... rileggersi e rivedersi, ammorbidirsi! Trovare un senso nelle pennellate rozze e cupe. Guardare le sfumature nei tratti più neri e scoprire quel raggio di luce che fa cambiare la percezione di tutto!
Sentirsi così vivi all'alba di ogni giorno per andare al lavoro, per poi ritornare a casa distrutti e prosciugati da quel lavoro che ti regala tutto, solo se hai avuto coraggio di giocarti tutto! ... perché "voglio limitarmi a pensare che il mio mestiere è la vita e che la mia missione non è protrarre l'odio, bensì unicamente riempire queste pagine mentre.." mentre studio la differenza tra lo strutturalismo grammaticale e quello trasformazionale, mentre sorrido, emozionata, pensando a chi mi manda improvvisamente un bacio alle 17.55 di una splendida giornata di sole. Mentre mi gratto il piede e guardo i fogli bianchi che ho davanti.. quanto avrei voglia di prendere 'sto colore ed iniziare a farci un sacco di schizzi, senza senso! Non capita mai a nessuno?!
Mentre penso al silenzio così bello di ieri sera.. quando una risata ti prende proprio nelle ginocchia e devi alzarti perché da seduto ti sembra di scoppiare... quando, in un secondo, mi son fermata a pensare a quanto sono fortunata... mentre guardavo l'aereo che saliva lucciante e fantasticavo sul viaggio che farò.. ieri volevo proprio andare a Kananga.. sarà stato il telegiornale a sguinzagliarmi questo nome tra i pensieri!.
Mentre voglio a tutti i costi rivedere quel filmino, dove c'eravamo tutti a fare Giulietta e Romeo, mentre annuso il profumo del detersivo che mi è rimasto appiccicato sulle dita... sembra... boh, menta forse! Mentre mi chiedo perché in questo calendario non abbiano messo il mese successivo... uno è troppo poco, voglio vedere che giorno cade il 20 questo mese! ;)
Mentre mi siedo in giardino e penso a tutte le cose che potevo fare diversamente, ma che ho fatto diventare, anch'io, come Clara, Blanca e Alba, pagine della mia vita, piene zeppe di sensazioni...

Mentre penso che sono già le 7... e devo andarmi a preparare...

Chiamiamolo delirio pre-esame! :)

Una manciata di sorriso

sabato 7 giugno 2008

E allora... viva i test!! ;)

Era da parecchio che non mi mettevo di buona lena a fare un bel test... e qualche giorno fa, ho scelto proprio l'M.B.T.I. : Ecco qualche link:

Myers-Briggs, di chi si tratta: info in wikipedia e sulla loro fondazione. (tutto in inglese, mi spiace)
M.B.T.I- Myers Briggs Type Indicator
Qui trovate il test, nella sezione di Jung, e qui trovate in risultati: in inglese, certamente più completi, in gesher.org e in typelogic. Ma qui li potete trovare a
nche in parte tradotti in italiano!

Io me la son goduta! Il profilo è... allucinante!! ;)
..ve lo consiglio! Soprattutto per chi, stoico, riesce ad arrivare fino alla fine per sbirciare quali altre personalità hanno (o hanno avu
to) il mio (quasi) stesso temperamento! E ci sarà da inchinarsi e... da sorridere!!! Grande Jessica!!! :D :D


Introverted iNtuitive Feeling Judging

IL CARATTERE
Il classico temperamento di un INFJ è Apollonico o Collerico, per cui la forza fondamentale è la ricerca di significato e scopo: si concentra sulle possibilità, pensa in termini di utilità e giunge facilmente alle decisioni. Gli INFJ sono solitamente bravi studenti, vincenti che esibiscono una creatività senza ostentazione. Prendono il loro lavoro seriamente: possono esibire qualità di eccessivo perfezionismo e, in un compito, mettono più impegno di quanto fosse giustificato dalla natura dello stesso. Una volta che una decisione è stata presa, loro lavorano per metterla in atto.
Hanno una fervida immaginazione che si manifesta in pratica sia nella memoria che nell'intuito. Questa libera immaginazione spesso permette loro di comporre complessi ed estetici lavori artistici come musica, sistemi matematici, poesie, drammi e romanzi. In un certo senso, l’INFJ è il più poetico tra tutti gli altri tipi. Questa capacità si estende a persone, cose e spesso ad eventi, prendendo la forma di visioni, episodi di previsione, premonizioni ed immagini visive di cose che accadranno.

Generalmente non diventano dei leader manifesti, ma modestamente esercitano la loro influenza dietro le quinte, esercitando a volte un’influenza quasi mistica sugli altri.
Gli INFJ si distinguono sia per il loro carattere complesso, sia per l'inusuale profondità dei loro talenti. Con una visione fortemente umanitaria, hanno la tendenza ad essere idealisti; sono generalmente delle persone che agiscono, che fanno, oltre che dei sognatori. Questa rara combinazione di lungimiranza e praticità spesso li porta ad assumersi responsabilità sproporzionate nelle varie cause in cui tanti di loro sembrano essere attratti.
Conflitti interni più espliciti non sono insoliti negli INFJ: può esserci un vero e proprio braccio di ferro tra l'idealismo e la lungimiranza e la praticità, che richiede un compromesso per il bene dell'obiettivo prioritario.
Chi ha conosciuto un INFJ per un lungo periodo potrebbe scoprire sfaccettature emergenti che arriverebbero perfino a sorprenderli; non che siano propriamente contraddittori, essi sono al contrario molto coerenti e danno un grande valore all’integrità; ma la loro complessa personalità a volte disorienta perfino loro stessi.

IL RAPPORTO CON GLI ALTRI
Questo tipo ha una grande profondità di personalità ed una ricca vita interiore; sono complicati e difficili da conoscere, forse è per questo che possono capire e rapportarsi con persone e questioni altrettanto complesse. Nonostante una forte facilità ad interloquire, sono vulnerabili e possono essere feriti facilmente dagli altri, ragione per cui alla fine tendono ad essere riservati e a non condividere le loro reazioni con altri, eccetto con quelli di cui si fidano

Dietro all'aspetto quieto, nascondono profonde convinzioni sui fatti importanti della vita: quelli che sono attivisti (gli INFJ sono molto attratti da questo ruolo), sono lì per la causa, non per la gloria personale o il potere politico. Si sentono i difensori degli oppressi e spesso possono fantasticare su come vendicare gli indifesi.

Fortemente sospettosi sulle motivazioni degli altri, gli INFJ non si lasciano comandare facilmente. Queste sono le persone che non si lasciano ingannare: sebbene cortesi e comprensivi con gli altri, gli INFJ sono molto selettivi nel scegliere gli amici e questa amicizia è una simbiosi che trascende le parole.
Proprio per questo sono talvolta erroneamente scambiati per estroversi, perché appaiono così espansivi e così genuinamente interessati alle persone. Al contrario, gli INFJ sono veri introversi, che possono essere emozionalmente intimi ed appagati solo da pochi, prescelti tra le loro amicizie di lunga data, tra i familiari, e ovviamente tra le persone con lo stesso temperamento. Mentre cercano istintivamente di soddisfare alle richieste personali ed organizzative che continuamente gli altri rivolgono loro, improvvisamente, ad intervalli più o meno regolari, gli INFJ si ritirano in se stessi, spesso escludendo anche le persone più intime. Questo apparente paradosso è una necessaria valvola di sfogo, che fornisce loro sia il tempo per ricostruire le loro risorse prosciugate, sia un filtro prevenire il sovraccarico emozionale al quale sono così vulnerabili, per la loro natura generosa.

Gli INFJ possiedono una spinta fuori dal comune per contribuire al bene altrui ed amano aiutare i loro compagni genuinamente e compiacere gli altri: preferiscono andar d'accordo con gli altri e trovano i conflitti sgradevoli e dannosi; tendono a mettere tutto il loro impegno in tutte le situazioni.
Solitamente hanno forti abilità empatiche e riescono ad accorgersi delle emozioni o degli intenti degli altri prima ancora che quella persona ne sia consapevole. Ciò può concretizzarsi nella percezione dell'angoscia o dei dolori altrui, ad un livello che è difficile per altri tipi. Questa empatia, infatti, può essere così forte da causare disagio o sofferenza nelle situazioni negative o stressanti. Essi riescono ad intuire il bene e il male negli altri, nonostante essi stessi raramente sappiano spiegare come arrivino a saperlo; gli avvenimenti successivi tendono comunque a confermare la loro intuizione.
Gli INFJ sono profondamente preoccupati delle loro relazioni con gli altri così come della condizione dell'intera umanità. Questo modello di comportamento è forse l'aspetto del carattere enigmatico che più confonde gli estranei, e perciò il più incompreso.

Il loro giro d'amici tende ad essere piccolo, profondo, di antica data e solitamente di lunga durata. Gli INFJ hanno rapporti a distanza fuori dal comune con certi individui.

CARRIERA
Poichè spesso possiedono anche un forte carisma, gli INFJ sono generalmente adatti per professioni "ispiranti": spesso scelgono le arti libere e optano per occupazioni che coinvolgano l'interazione con le persone, ma basati però su un rapporto di uno-a-uno, come per esempio medico generico, psicologo, psichiatra, consulente, fisiatra… Anche la leadership religiosa li attrae, anche se in quest'ambito dovrebbero sviluppare un ruolo "Extraverted" che richiederebbe loro un gran dispendio di energia. Molti INFJ si sentono in svantaggio quando affrontano il fascino misterioso della logica formale, e in termini accademici questo provoca la tendenza a gravitare intorno alle facoltà umanistiche piuttosto che alle facoltà scientifiche.

Generalmente per gli INFJ l'espressione della propria personalità è più facile su carta, sono infatti spesso attratti dallo scrivere come professione e spesso usano un linguaggio che contiene un inusuale grado di immaginazione: sono maestri di metafore e la comunicazione, sia verbale che scritta, tende ad essere elegante e complessa. Il loro grande talento nella lingua, solitamente è diretto verso le persone, descrivendo persone e scrivendo per comunicare con le persone in un modo personalizzato: infatti, scrivere ad un destinatario impersonale ed astratto, tolga loro l'ispirazione.

Qualsiasi sia la loro scelta, solitamente hanno successo in questi campi poiché il loro enorme e personale calore, il loro entusiasmo, il loro sguardo interiore, la loro profondità di concentrazione, la loro originalità e le loro abilità organizzative possono entrare tutti in gioco.


AL LAVORO
Nel lavoro, come nella società, gli INFJ sono fortemente sensibili nelle loro relazioni con le persone e tendono a lavorare bene in strutture organizzative. Hanno una capacità di lavorare a lavori che richiedono solitudine e concentrazione, ma fanno bene anche in contatto con le persone, purché l'interazione non sia superficiale. Siano dipendenti o datori di lavoro, gli INFJ sono interessati ai sentimenti delle persone e riescono ad essere loro stessi un barometro dei sentimenti di individui o gruppi all'interno dell'organizzazione. Ascoltano attentamente e sono disposti a consultare ed operare con gli altri: sono infatti bravi nelle relazioni pubbliche e loro stessi hanno delle buone relazioni interpersonali. Danno grande importanza all'armonia del gruppo e vogliono che l'organizzazione proceda in modo fluido e senza difficoltà; facendo loro stessi grandi sforzi affinché questo accada. Usano l'approvazione per motivare gli altri, proprio come loro stessi sono motivati dall'approvazione; sono invece schiacciati dalla troppa critica e possono essere facilmente feriti nei sentimenti. Se sono soggetti, infatti, ad una condizione lavorativa ostile e contraria, o a costanti critiche, tendono a perdere fiducia, si rattristano, si chiudono e fino quasi ad ammalarsi fisicamente.


A CASA
Come compagni, gli INFJ sono generalmente devoti al loro partner, ma non sono sempre aperti all'approccio fisico: tendono infatti a concedere poche dimostrazioni fisiche e solo quando vogliono e se la sentono. Questo potrebbe confondere un compagno Extraverted. Spesso le loro dimostrazioni d'affetto sono elusive e delicate, prendendo un risvolto divertente ed inaspettato. Cercano e necessitano di armonia nella loro famiglia e trovano i conflitti costanti (manifesti o velati), estremamente dannosi.
Come genitori, sono intensamente devoti. Una donna INFJ, in modo particolare, è legata ai suoi figli quasi in una simbiosi fisica: questo profondo legame può creare un'eccessiva dipendenza che può essere malsana sia per la madre che per il figlio. Allo stesso tempo, gli INFJ tendono ad essere buoni amici con i loro figli, pur rimanendo severi nella disciplina. Solitamente si interessano al benessere della famiglia e in modo speciale alla salute fisica e alla tranquillità di tutti, compagno/a e figli.


INFJ famosi:

Nathan, prophet of Israel
Aristofane
Chaucer
Goethe
Robert Burns, poeta Scozzese
Nathaniel Hawthorne, autore e poeta
Fanny Crosby, (blind) hymnist
Madre Teresa di Calcutta
Fred McMurray (My Three Sons, various movies)
Shirley Temple Black, attrice bambina, ambasciatrice
Martin Luther King, Jr., leader del movimento per i diritti civili, martire
James Reston, giornalista
Shirley McClain, attrice (Sweet Charity, ...)
Piers Anthony, autore ("Xanth" series)
Michael Landon, attore (Highway to Heaven, Little House on the Prairie)
Tom Selleck, attore (Magnum, P. I., Mr. Baseball)
Oprah Winfrey, conduttrice di talk show
John Katz, critico e autore
Paul Stookey, cantante folk (Peter, Paul and Mary)
Angela Lansbury, attrice (Murder, La signora in giallo)
U. S. Senator Carol Moseley-Braun (D-IL)
Richard Gere, attore (Pretty Woman, Sommersby)
Billy Crystal, attore, comedian
Carrie Fisher, attrice (Guerre Stellari)

U.S. Presidents:

Martin Van Buren
James Earl "Jimmy" Carter


nb:tutte le immagini sono tratte da google


martedì 3 giugno 2008

Viva l'Italia! ... ?!?!

Vengo da due serate-cinema abbastanza ravvicinate: prima "Il Divo" di Paolo Sorrentino, e poi "Gomorra" di Matteo Garrone, tratto dall’omonimo libro di Saviano.

Prima permettetemi qualche premessa: entrambi i film sono splendidi! Sorrentino qui è maestro di cinema! Ho trovato il film (dalla storia alle scelte di produzione), davvero geniale: musiche, montaggio... da premio oscar! "Gomorra" a mio parere è meno spettacolare, ma è davvero… "infernale"!
Dopo aver vissuto queste due storie, davanti allo schermo, potrebbe uscire una battuta sarcastica, di quell'innato umorismo inglese, freddo e distaccato... "Evviva l'Italia" verrebbe da pensare...

Quale Italia?
Quella della mafia?

Ma quale mafia?
Quella che c'è tra le strade di un quartiere napoletano... o quella che è seduta a Palazzo Chigi?


C'era una volta un sarto... sottopagato e ricattato... Si vende ai cinesi... sorride... rinuncia... rimpiange...

C'era una volta una mamma... fedele e coraggiosa... Lotta... paga...

C’era una volta un ragazzino… audace ed orgoglioso… crede… combatte… tradisce

Il film di Garrone mi ha impressionata, sconvolta e indignata... La vita che c'è, che si fa! Ma dove siamo? Ma chi siamo? Un turbinio di storie, dolori, passioni, crimini, compromessi... un turbine che lentamente di prende e vorticosamente ti trasporta al centro, nell'occhio, nel cuore di quelle storie, di quelle vite. E tu resti... immobile in una giostra impazzita che ti schiaffeggia, ti colpisce in pieno viso, ti toglie l'aria e la percezione della realtà!

E per la prima volta ti senti così vicino ad un mondo che spesso avevi giudicato così lontano. Ho vissuto quelle storie come se fossero le mie: non si tratta solo di mafia! C’è di più! Va più in là. Troppo spesso i giudizi si fanno semplicistici e si perdono di vista le sfaccettature, piccole ma essenziali, di una realtà che vive di (e nel) terrore.

Un film di denuncia, vero! Lontano dalle storie de “Il Padrino”: qui si parla la lingua vera, le facce son quelle dei quartieri… qui si fa un salto nell’occhio del ciclone!

Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. (Genesi 19:23,28)


C'era una volta un uomo, potente, seduto sul trono più alto... e più pericoloso! L'uomo dai mille volti e dai mille soprannomi. L'uomo generoso che regala cibo alle famiglie in difficoltà e che toglie familiari alle famiglie poco rispettose... C’era lui, e c’erano il suo mal di testa, il suo umorismo gelido, la sua pacatezza, i suoi collaboratori/scagnozzi/"fedeli" compagni di cordata...

Quando il potere è tanto, grosso, pesante... allora diventa pericoloso! Sfugge al controllo sotto colpi di pistola, minacce e compromessi con chi non ha nulla da perdere, né da temere!

C'era una volta un uomo ubriaco di potere... ma cosa succede quando l'ubriaco (sì, l'ubriaco!), si mette alla guida?... alla guida di un paese, intendo!

"Tutti questi morti sono stati amanti della verità e non capiscono che a volte bisogna fare il male per fare il bene" (Giulio Andreotti, da "Il Divo")


E… viva l'Italia!




 

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