La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.

Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.

Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere

(da “Amor America” di M.Torres)

Perle di saggezza popolare (grazie a Venessia.com)

Io vado...

...nella mia nuova casa

mercoledì 30 aprile 2008

Ricominciamo

Riflessioni sulla terra, sull'energia, sull'ecologia... ma soprattutto, direi, sull'uomo!!!

Facciamo un gioco: scegliete il vostro piccolo mondo e provate a vedere se fareste anche voi come fa questo omino qui


Purtroppo qualcun altro ha provato a giocare... con la terra... ed è già nella spazzatura!

Forse qualcosa andrebbe rivisto!!

giovedì 24 aprile 2008

"A terrible beauty is born"

Un troppo lungo sacrificio
Può fare pietra del cuore.
Oh, quando basterà?
Questo compete al Cielo, a noi compete
Di mormorare nome su nome,
Come una madre nomina il figliuolo
Quando il sonno è infine disceso
Su membra pur ora irrequiete.
E' altra cosa dal calare della notte?
No, no, non notte ma morte;
E fu inutile morte, alla fine?
Perché, per quanto si faccia e si dica,
L'Inghilterra può tener fede alle promesse.
Noi conosciamo il loro sogno; basta
Sapere che sognarono e son morti;
E che importa se eccesso d'amore
Li sconvolse fin che morirono?
Lo scrivo in rima:
MacDonagh e MacBride
E Connolly e Pearse
Ora e nel tempo avvenire,
Ovunque s'indossi il verde,
Sono mutati, completamente mutati:
Una bellezza terribile è nata.
(traduzione da "Easter, 1916" di William Butler Yeats)


Un frammento per non dimenticare che il 24 aprile del 1916, ha inizio la Rivolta di Pasqua (Easter Rising) degli irlandesi contro l'occupazione inglese.
Per farsi qualche idea di quanto successe, guardatevi:
Michael Collins
questo video (ma ce ne sono molti altri) oppure questo
questa pagina che raccoglie le informazioni principali di quanto successe

Non potevo non concludere con il video "Zombie" dei Cranberries... le immagini... le parole... per non dimenticare!!




Another head hangs lowly, child is slowly taken
Un’ altra testa si abbassa con sottomissione, un bambino viene preso lentamente
And the violence caused such silence
E la violenza causa un tale silenzio
Who are we mistaken
Chi stiamo fraintendendo?

But you see it's not me, it's not my family
Ma, lo vedi, non sono io, non è la mia famiglia
In your head, in your head, they are fighting
nella tua testa, stanno combattendo
With their tanks, and their bombs
con i loro carri armati e le loro bombe
And their bombs, and their guns
e le loro bombe e le loro pistole
In your head, in your head they are cryin'
nella tua testa, stanno piangendo
In your head, in your head, Zombie, Zombie
nella tua testa, zombie
In your head, what's in your head Zombie

Another mother's breaking heart is taking over
Il cuore spezzato di un'altra madre sta perdendo il controllo
When the violence causes silence
quando la violenza causa il silenzio
We must be mistaken
Stiamo per forza fraintendendo
It's the same old theme since 1916
è lo stesso, vecchio motivo dal 1916
In your head, in your head they're still fightin'
nella tua testa, stanno combattendo
With their tanks, and their bombs
con i loro carri armati e le loro bombe
And their bombs, and their guns
e le loro bombe e le loro pistole
In your head, in your head they are dyin'
nella tua testa, loro stanno morendo

In your head, in your head, Zombie, Zombie
In your head, what's in your head Zombie
nella tua testa, cosa c'è nella tua testa, sciocco?

lunedì 21 aprile 2008

Giocando con il caso

Succede sempre così: cerchi una cosa e ne trovi un'altra!!

Nel mio caso, il destino mi ha riservato un doppio scherzo: oltre ad aver trovato un blog, mentre cercavo tutt'altro, nel blog ho trovato un giochino basato, pensa te, proprio sul caso!!

E allora, impossibile non cedere!!

Il gioco funziona così:
"Bisogna rispondere ai 16 punti qui sotto... ma non con le parole!Andate su Google.Cerca immagini.Inserite la risposta.Postate la prima foto che vi appare!Mi raccomando: NON DOVETE SCEGLIERE! ...Deve essere per forza la prima e soprattutto non dare spiegazioni!"

Beh, ovviamente io ci sono stata: ho risposto alle domande e... aiuto!!! Da morir dalle risate!

1. L'età del tuo prossimo compleanno:
2. Un posto che vorresti visitare:


3. Il tuo oggetto preferito:


4. Il tuo posto preferito:


5. Il tuo cibo preferito:


6. Il tuo animale preferito:


7. Il tuo colore preferito:


8. Il posto in cui sei nato


9. Il posto dove vivi:


10. Un nome all'animale domestico che hai avuto:


11. Il tuo nick sul blog:


12. Il tuo vero nome:


13. Il nome di tua nonna materna:


14. Il nome di tua nonna paterna:


15. La tua brutta abitudine:


16. La tua vacanza preferita:

Allora, regola dice che non bisogna commentare né dare spiegazioni alle immagini... io posso dire solo che... allucinante!!!




Anche perche... mi è balenata un'altra idea per fare un bel giochino con le immagini... vedremo se mi arriva l'ispirazione giusta!

sabato 19 aprile 2008

Alla ricerca di... chi?


Ho appena chiuso il libro “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer, quello che ha ispirato il film di Sean Penn “Into the wild”.

Qui potete trovare una mia personalissima "recensione"

Consigliato a chi crede nella semplicità della vita… ma non ha ancora capito se sta nel giardino di casa o in cima ad una montagna
Consigliato a chi pensa di sapere tutto della vita, ma non ha coraggio di sfidarla
Consigliato a chi ha voglia di vivere di sensazioni, in un viaggio che ti prende, dai piedi alla testa
Consigliato a chi non ha ancora capito dove sta l’equilibrio tra la passione del cuore e la consapevolezza della ragione
Consigliato a chi ha voglia di vivere felice, ma non ha ancora capito come…

Consigliato a chi non vuole giudicare… ma è curioso di scoprire un paesaggio nuovo


Soltanto ora capivo perché egli diceva che la felicità sta solo nel vivere per gli altri. […] Io ho vissuto molto e mi pare di aver trovato quel che occorre per essere felice. Una vita tranquilla, appartata nella nostra solitudine di campagna, con la possibilità di far del bene alla gente, che è così facile beneficare perché non è abituata a questo, poi il lavoro, un lavoro che sembra recare un vantaggio, poi il riposo, la natura, un libro, la musica, l’amore per il prossimo, ecco una felicità, al di là della quale non osano spingersi i miei sogni. Ma qui, oltre a tutto questo, una tale amica come voi, una famiglia, forse, e tutto quanto un uomo può desiderare. (Tolstoj, Lev – “La felicità familiare”)

mercoledì 16 aprile 2008

Insegnare la libertà

Esattamente un anno fa, Cho Seung-Hui, studente sudcoreano del Virginia Polytechinc Institute and State University, entra nel campus armato di pistola ed uccide 32 persone. Dopo la strage, decide di togliersi la vita.
La cronologia dei fatti, le testimonianze, le motivazioni e tutto ciò che questo massacro ha comportato, sono ampiamente descritte in internet e giornali: ecco qualche indirizzo:
Wikipedia
Repubblica
Il Corriere della Sera
The new York Times

Al di là delle conseguenze del massacro (comunque una delle peggiori stragi nella storia americana!!), dei feriti (29) e delle problematiche del ventitreenne, il primi commenti di tutti, a partire dai media, sono stati:
- "Ecco, è successo di nuovo!" Sì, basta dare un'occhiata qui per rendersi conto di quanto questo non sia il risultato della follia di uno.
- "Colpa dell'eccessiva facilità di appropriarsi di armi da fuoco."
- "I precedenti casi fanno diventare gli assassini dei mitomani... una specie di mania di protagonismo contagiosa"

Ma fatti del genere dovrebbero andare più nel profondo, scavare... Il punto non è la pistola. Il punto non è la mania di protagonismo. Non sono queste le cause. Non sono qui per individuare le cause, fare un processo alla società americana; anche perché il mio non essere americana, non mi permetterebbe di farlo con obiettività e lucidità.
Mi permette, però, di fermarmi a pensare a noi, a me... il fatto che accada al di là dell'oceano, non è un motivo per non pensare, per non indagare, per non analizzare!

Allora penso che tutto questo possa servire per farsi un'idea. Approfondire. Cercare di capire. Il vero punto è guardare: guardare con occhi spalancati ed attenti; guardare non per criticare l'America, ma per guardarsi! E queste assurde stragi devono servire per fermarsi, atterriti, davanti all'atrocità.
Credo che questi ci possano aiutare a focalizzare meglio, ad aprire gli occhi:
"Bowling a Columbine" un film di Micheal Moore.
"Elephant" un film di Gus Van Sant

Dopo aver visto, davvero, ciò che succede, dobbiamo guardare più lontano... ad un obiettivo.
E il vero obiettivo, secondo me, è quello di insegnare la vita! Se ogni paese ha i suoi problemi, le sue debolezze... quello che non cambia è l'obiettivo che abbiamo davanti: lo stesso in America, in Italia, in Tibet, in Kenya... e qui mi fermo, perché la lista diventerebbe terribilmente (nel vero senso della parola) lunga!

La libertà!
Insegnare la vita è insegnare la libertà!

Ma non un surrogato di libertà!

La vera libertà è dura e complicata. Faticosa da ottenere e tremendamente difficile da concedere. Ci vuole rispetto, coerenza e coraggio... infinito coraggio! Passione. Determinazione. Fiducia!
Abbiamo una bocca per parlare, sì! Ma spesso dimentichiamo che abbiamo addirittura due orecchie per ascoltare e due occhi per osservare. Una testa per ragionare. Un cuore per sentire.

"Noi faremo fronte alla vostra capacità di infliggere sofferenze con la nostra capacità di sopportare le sofferenze; andremo incontro alla vostra forza fisica con la nostra forza d'animo. Fateci quello che volete e noi continueremo ad amarvi. Noi non possiamo in buona coscienza, obbedire alle vostre leggi ingiuste, perché la non cooperazione col male è un obbligo morale non meno della cooperazione col bene. Metteteci in prigione e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli e noi vi ameremo ancora. Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case nella notte, batteteci e lasciateci mezzi morti e noi vi ameremo ancora. Ma siate sicuri che noi vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire. Un giorno noi conquisteremo la libertà, ma non solo per noi stessi: faremo talmente appello al vostro cuore ed alla vostra coscienza che alla lunga conquisteremo voi e la nostra vittoria sarà una duplice vittoria. L'amore è il potere più duraturo che vi sia al mondo"
(Martin Luther King)

Davanti a queste parole, anch'io mi fermo. E penso...
"Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo"... Gandhi ha ragione: in fondo dovrei cominciare anch'io, ad essere la libertà!

giovedì 10 aprile 2008

Forse dovrebbe lasciarle cadere...

Sto leggendo un libro che mi sta facendo combattere... sorrido e mi commuovo allo stesso tempo come poche volte mi era accaduto...
Di solito aspetto la fine per esprimere un opinione, per "liberarmi dal viaggio"... ma questa volta non riesco a resistere... e devo tirar fuori qualcosa...

free music



"E più cerco di aggiustare le cose, più queste cadono a pezzi..."
"Forse dovrebbe lasciarle cadere..."

(dal film "L'uomo che sussurrava ai cavalli")


Già...

Grazie... a chi me ne sta dando la possibilità... ne sono felice!

lunedì 7 aprile 2008

Il cacciatore di aquiloni

Nonostante la critica l'abbia un po' snobbato, io ho deciso di andarlo a vedere lo stesso!
A dir la verità, quello che mi spingeva maggiormente, era il ricordo prezioso dell'omonimo libro: profondo, emozionante, duro ed estremamente toccante.

Ovvio, non c'è paragone! Come sempre d'altronde.
Cinema e letteratura son due mondi lontani e difficili da combinare, ma il bello è proprio questo: un'unica storia per vivere due diverse avventure.

Del libro non ho molto da dire: le pagine sono sono corse via veloci, una dopo l'altra venivano inghiottite dalla curiosità e dall'emozione che mi si scatenavano dentro al cuore! Mi sono commossa, mi sono arrabbiata ed indignata. Ho guardato lontano, oltre il mare. E poi ho guardato dentro di me. Era da tempo che non leggevo un libro così!... Assolutamente RACCOMANDATO!!

Per quanto riguarda il film (recensione e trailer), qualcosa in più posso dire.
Mi è piaciuto, sì.
Se dovessi dare un giudizio, andrei sulle 3 stelle: fatto bene, ottimi costumi e scenografia, perfetti gli attori, sceneggiatura fedele alla trama del libro, toccante al punto giusto e... sottile!
Purtroppo però qualcosa è mancato. Qui, qualche mio pensiero in più...


Consigliato a chi crede che, prima o poi, il passato torni a bussare alle porte del cuore... perché non possiamo continuare a fingere di non sentire per sempre!

Consigliato a chi ama l'autenticità dell'uomo ed il suo essere così, meravigliosamente, imperfetto: sbagliare, per farsi perdonare... perdersi, per ritrovarsi...

Consigliato a chi crede nel valore dell'amicizia, quella profonda. L'amicizia che ti lega nel cuore, oltre la vita e oltre la morte. Oltre l'invidia e l'inganno. Oltre i muri e le paure.
... "Per te un milione di volte"

Consigliato a chi ha voglia di emozionarsi: immergersi in un vortice di sensazioni, da vivere dentro, e con, il cuore.

Consigliato a chi sa perdonare.
E dedicato a chi ha qualcuno da perdonare... forse adesso è il momento.

Consigliato a chi è troppo duro con gli altri... perché forse è sempre troppo duro con se stesso.

Consigliato a chi vuole far volare alto il suo aquilone... perché in due, è più bello!

venerdì 4 aprile 2008

Let freedom ring... lasciate risuonare la libertà!

A 40 anni dall'assassinio di Martin Luther King, il suo sogno rappresenta il sogno di molti... il suo impegno, l'impegno di pochi!



Il discorso è lungo, ma merita di essere ascoltato: qui trovate il testo del discorso che il reverendo tenne il 28 agosto 1963, a Washington.

E' in inglese, lo so... ma si sa cosa penso io delle cose tradotte... si perdono sfumature troppo importanti!
In ogni caso, 1) son sicura che qualcosa nel web si possa trovare! 2) Qui trovate il pezzettino più famoso del suo discorso, sottotitolato in italiano... ma, attenzione! il fatto che sia il più conosciuto, non significa che sia il più significativo... C'è molto, molto di più!!

Non lasciatevi intrappolare dalla sua immagine, dalla sua eredità... lasciatevi catturare da lui: l'uomo! Scoprirete davvero cose straordinarie!

... and let freedom ring!

mercoledì 2 aprile 2008

Non uccidere

Pochi giorni fa, ho scambiato qualche idea con Paolo, nel suo blog, riguardo a Gandhi, all'importanza di una figura come la sua...
E qui, ora, ho l'occasione di dire qualcosa di più:

E' vero! Abbiamo tremendamente bisogno di qualcuno come lui, di qualcuno che rappresenti, in corpo, opere e spirito, la forza della fraternità, del rispetto degli ideali, dell'apertura agli altri.
Qualcuno tanto forte da essere forza per chi gli sta attorno.
Qualcuno tanto coerente da essere faro per chi sta camminando.

E dalle parole di Paolo, nasceva una domanda: dov'è Gandhi? Adesso, qui. Chi è Gandhi? Oggi, qui.

Ma forse non tutto nasce per caso... oggi è il 2 aprile, anniversario della morte di Papa Giovanni Paolo II. Un Papa a cui io ero (e rimango) profondamente affezionata.
Mi piacciono le persone carismatiche. Quelle che sanno quel che vogliono e non ne hanno paura. Quelle che credono in ciò che sono, tanto da non spaventarsi davanti a niente e nessuno. Quelle che non amano i formalismi e accettano di indossare cappelli messicani, bombette inglesi e corone di fiori hawaiane! Perché solo mettendosi nelle scarpe dei nostri fratelli, riusciamo veramente a conoscerli!
Quelle che sanno scusarsi, con il coraggio di farlo pubblicamente, e che sanno anche perdonare. Quelle che non hanno paura davanti a ciò che fa paura a tutti, anzi!

Ce ne sarebbero tante cose da dire, su di Lui.. ma ho scelto di condividere con voi un filmato. Uno solo:



Questa presa di posizione non la dimenticherò!
E credo che oggi forse, Giovanni Paolo II avrebbe detto qualcosa... almeno davanti al Tibet!

Non basta condannare l'ingiustizia. Non basta accusare.
Bisogna avere il coraggio di prendere posizioni nette, di schierarsi e giocarsi! Bisogna fare il passo oltre il confine... perché, con un piede di qua e uno di là, è troppo comodo!
Ci sono situazioni davanti alle quali non si può socchiudere gli occhi!

Ci sono persone che stanno aspettando solo questo!
E chi può farlo, DEVE difenderle!

Dio ha detto una volta: Non uccidere! Non può uomo, qualsiasi ... non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio!

Qualcuno c'è, sì.. ma manca, manca decisamente qualcuno come quel piccolo-grande indiano!
 

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