La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.
Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.
Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere
(da “Amor America” di M.Torres)
2 commenti:
Caaarooo!! Ma che dolce che è stato sto frugolo... Che belle cose che stai vivendo stellina..sono tanto felice per te... E poi la spontaneità dei bambini ti riempie tanto il cuore, sono delle creature molto speciali..Che poi siamo anche in grado di rovinare..Bè, lasciamo stare va.. Tanto bella sta cosa cicci! :)
Sì, davvero! Mi ha riempito il cuore!... orgogliosissima!! ;)
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