Con il fratello, Raul, che dovrebbe essere nominato al suo posto il 24 febbraio, non si può sapere cosa cambierà nella storia di Cuba… di sicuro, finisce un’era!
La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.
Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.
Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere
(da “Amor America” di M.Torres)
Perle di saggezza popolare (grazie a Venessia.com)
Io vado...
Discover Modena City Ramblers!
martedì 19 febbraio 2008
49 di dittatura... Ops! di presidenza...
Con il fratello, Raul, che dovrebbe essere nominato al suo posto il 24 febbraio, non si può sapere cosa cambierà nella storia di Cuba… di sicuro, finisce un’era!
1 commento:
Mitico!!
Carlo
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