La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.

Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.

Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere

(da “Amor America” di M.Torres)

Perle di saggezza popolare (grazie a Venessia.com)

Io vado...

...nella mia nuova casa

sabato 9 febbraio 2008

In un momento "qualsiasi"

Vi è mai capitato di… ricordare? Ma non ricordare, così, date, avvenimenti, incontri… parlo di lasciarsi sorprendere da un qualche ricordo.

Tipo, quando si è a cena, magari in una di quelle della domenica sera, con gli amici… si chiacchiera, ci si racconta… dell’università, del lavoro, delle novità, dei progetti… e poi… beh, ad un certo punto, verso fine serata di solito, s’inizia a risvegliare i ricordi, con il tipico: “Ti ricordi quella volta…”. Gli episodi si accavallano, uno dopo l’altro… nemmeno il tempo di finirne uno, che già te ne viene in mente un altro! E dopo i primi (che di solito servono solo a riscaldare la mente), si passa ai più lontani, quelli che se ne stanno belli tranquilli, nascosti nei cassettini remoti della memoria… quelli che, a risentirli, tu che per un sacco di tempo non li avevi più levati da lì dentro, provi quella dolcezza mista a nostalgia, che ti fa sorridere… sono bei ricordi alla fine, eh! E’ solo che era così tanto tempo che non ci pensavi più che adesso, proprio in quel momento qualsiasi, se ne escono e ti regalano un’emozione speciale! e ti senti cullato da una specie di… magia!


Io voglio condividere tre piccolissime emozioni…

La prima è una canzone… perché almeno, chi ha voglia di leggere il resto, può essere accompagnato da questa dolce poesia… so che per alcuni non sarà altro che una semplice canzone; per me invece… non ci sono parole! E’ un pezzo fisso del mio mp3, una di quelle che, cascasse il mondo, questa non si tocca! Queste note mi risvegliano ogni volta ricordi diversi… persone, luoghi, momenti… di tutti i generi.
Ma l’altro giorno… mercoledì mi ha regalato qualcosa in più… mi sono proprio emozionata! E la cosa più bella è che… non c’era un motivo preciso, nessun ricordo preciso, nessun… niente!! Solo quel sorriso, che ti esce spontaneo e quella dolcezza che ti pervade… la senti da dentro, dallo stomaco fino alle orecchie!

Eccola: “Ode to my family”, dei Cranberries


La seconda, una caramella! Sembra assurdo, lo immagino… ma non è così! Succede quando, in un momento completamente qualunque della vita, ti capita tra le mani una caramella: non è una caramella qualsiasi, ma tu questo ancora non lo sai… lo scopri quando la metti in bocca perché, improvvisamente, per un solo secondo, rivedi qualcosa…
In un secondo ti vedi a 9 anni, a scorrazzare in bicicletta per una via ancora semi-deserta, tranquilla, nel mezzo del pomeriggio… con Alfredo, alla soglia degli 80 anni, che ti guarda dal cancello… ti tiene compagnia con i suoi sorrisi, le barzellette e qualche saggio avvertimento: “Non andare dalla parte della strada! Di questi tempi non ci si può proprio fidare!” (“Figuriamoci adesso!” – s’intromette il pensiero tra i ricordi)… E poi ti allunga la mano e ti passa una caramella. Ma mica una qualsiasi, eh! Ti passa quella che preferisci: bella grossa, dura… uno zuccherino, come la chiamava lui! Una cosa che è la fine del mondo, decisamente il regalo più bello della giornata!

Tutto questo dura un secondo: risenti il silenzio della strada, vuota, rivedi la sua faccia, la sua cucina… rivivi in un attimo il profumo di quel ricordo… che in un secondo sfuma, sì… però… quello che ti lascia dentro è un’emozione indescrivibile! Quanti anni dall’ultima volta che ne avevi toccata una…


La terza è un profumo… Il più ovvio forse, uno dei più banali mezzi per far viaggiare la mente. Eppure, uno dei più efficaci!

Proprio ieri, all’uscita dall’asilo, andavo verso la macchina, con duemila pensieri che già mi affollavano la testa… una giornata splendida, gli occhiali da sole dimenticati… poi l’esame della Chiaretta, e di conseguenza, poi, il mio… l’attività di domenica da preparare, sistemare il tirocinio per l’unive, sentire la Vero… e… STOP! Un profumo di mare: in un istante mi son rivista a Waterville (dove?!... in Irlanda, ovvio!! ;p ) In realtà è un posto che non ho apprezzato poi così tanto… quella volta ci eravamo fermati lì solo 15 minuti, per una sistemazione al pullman di linea. Non c’era praticamente nulla, che io ricordi, se non una statua in ferro di Charlie Chaplin e una vista sull’oceano… l’unico punto basso della costa… che poco a poco si alzava nelle uniche alte scogliere che abbiamo potuto vedere al sud. Il tempo non era granché bello (ma va?!?! Strano, direi!! ;) ), gente ce n’era poca in giro e noi abbiamo approfittato del tempo per avvicinarci un po’ alla spiaggia… l’odore mi è rimasto impresso, forse più di quanto potessi immaginare… odorava di umidità… acqua, erba bagnata, appena tagliata, mista ad alghe… un banale profumo di mare! Anche se, forse non così banale!

La mente è strana: mi è capitato di guardare e riguardare una cosa, magica, per assicurarmi di poterla ricordare per sempre. E’ come se ti obbligassi a ricordare, supplicassi la tua memoria di aprire qualche cassettino e chiuderci dentro quel momento perché… così magico! Poi passa il tempo e… che rabbia ripensarci e non sentire più, non vedere più, non ricordare esattamente quel particolare che tanto ti aveva colpito!
Forse non era così importante da ricordare… forse lei, la memoria intendo, ne aveva captati di più belli! Sapeva che qualcos’altro sarebbe stato più magico. E così, silenziosamente, aveva aperto quel cassettino, infilato quell’immagine con cura e poi l’aveva richiuso…

E un giorno, altrettanto silenziosamente, in un momento qualsiasi della vita, lei va a riaprire quel cassetto, ci toglie la polvere e te lo regala… Secondo me, lei, si diverte pure a fare questi scherzi… in un momento qualsiasi!

2 commenti:

Artemide ha detto...

Tuturutuuuu.... Ah, che meraviglia sta canzone! E che bello risentirla :) Hai fatto viaggiare anche me con i tuoi ricordi.. Adoro quando succedono queste cose, è come se avessi una rivelazione in quel momento..di quello che eri e sei stata.. e quindi ti ricordi che ora sei qui, così, per quel motivo... Wow, le caramelleeee ;)
Ti voglio bene

Anonimo ha detto...

Io questa canzone la ADORO! Hai già comprato la mia approvazione mettendo quella.. anche perché... era un mondo che non la sentivo più!!!!
E poi grazie per le tue parole! Mentre leggevo ho risentito il profumo della casa di quand'ero piccolo... out of breath! ;-p

 

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