Odio chi calcia via i sassi dal centro della strada.
Che è?! Devi fare ordine?! Quelli non se ne possono star tranquilli un attimo che qualcuno, passando, li deve spostare, muovere, rotolare...
non potrebbero dare un calcio alle loro inquietudini invece di farle venire agli altri?!Odio vedere quella ragazza che pulisce i vetri della porta principale. Sta togliendo le impronte di chi l'ha attraversata, la polvere che se ne stava lì a disegnare ombre, granello dopo granello.
Odio chi mi passa davanti in mensa... "perché stamattina-ero-a-lezione--tra-dieci-minuti-devo-andare-dal-prof--gli-devo-consegnare-un-messaggio-segreto-da-parte-del-Rettore--poi-devo-andare-a-lavorare--e-----ho fame!"
Ehi, Superman, io, secondo te, ci son venuta a fare cosa in mensa?! se mi avessi detto che le cose stavano così, mi mettevo anch'io la maglietta di wonderwoman sotto al maglione!! "..devo passare prima perché me l'ha ordinato il dottore: sindrome di Capitan Uncino! Se non mangio entro mezzogiorno mi parte la sveglia e il coccodrillo mi sente-mi trova-mi raggiunge-mi mangia!"
Odio chi gioca col cellulare e inonda il meraviglioso silenzio che c'è qui fuori con spade, urla e squilli di tromba dal castello di Re Artù.
Ehi, Lancillotto! Artù è partito per una grande battaglia, ho sentito che ha bisogno di cavalieri coraggiosi, forti ed astuti... secondo me saresti perfetto! Vai e salva il mondo... ti ricorderò nelle mie preghiere!Odio questo posto enorme, in cui è impossibile trovare un bagno!! Fino a poco tempo fa facevo lezione in palazzi vecchi dai muri umidi; su pavimenti sconnessi che ballavano al ritmo delle parole dei prof e dei piedi di chi si annoiava; ascoltavo lezioni attorcigliata su scale strette e contorte se arrivavo in ritardo. Facevo la fila di un quarto d'ora per conquistare l'unico bagno che c'era: una scatola con il coperchio che si chiudeva sotto le chiacchiere delle infinite persone che si ritrovavano lì ad aspettare bevendo caffé e copiando appunti. Ci stavo bene in quel posto ondulato, mi piaceva il mal di mare quando stavo sul pavimento... ora è tutto troppo bello, troppo pulito, troppo grande, troppo perfetto!
Sono qui a girare come una biglia in una pista in spiaggia: seguo corridoi su corridoi, sbattendo qua e là, tra chi aspetta di essere ricevuto, chi deve registrare l'esame, chi attacca foglietti in cerca di case, letti e compagni di studio... ecco, quasi quasi, se funziona con le case, provo con il bagno:
"Cercasi disperatamente bagno, meglio stanza singola... e magari meglio entro due ore e non entro la fine di ottobre.. non so se riesco a resistere tanto!"Continuo a rotolare chiedendomi che senso abbia l'ufficio di un prof di archeologia in mezzo al dipartimento di studi storici..
ma! questi, il bagno, ce l'hanno tutti in ufficio?!?!(
Solo dopo un lungo peregrinare scopro con infinita tristezza che avevo passato una decina di bagni! Non potevo immaginare che ora li facessero con le porte automatiche e delle elegantissime targhette ad indicarne la presenza... io cercavo omini in rosso, appesi sugli stipiti!
Probabilmente con i tagli del governo hanno deciso di licenziare anche loro e sostituirli con un'anonima e minuscola targhetta... O forse gli omini si son rotti di star lì dalla porta! Hanno visto che tutti si sapevano arrangiare da soli e hanno deciso di andare a farsi un giro in barca!
)
Odio gli ascensori con gli specchi: mi mettono ansia perché non so mai dove guardare... mi sembra di approfittare della loro doppia faccia per controllare se i capelli degli altri sono in ordine o sbirciare dove vanno le mani mentre si chiacchiera.
Questo poi, ha lo specchio pure sul soffitto!! Non mi resta altro da fare che concentrarmi sui pulsanti allora... inventerò una spy story: un'incursione del
Dipartimento di Archeologia in quello di
Studi Storici per liberare quel loro concittadino, intrappolato nei ricordi! O un incontro segreto tra il
Dipartimento di Studi sull'Asia Centrale e quello di
Slavistica, nascosti nei sotteranei della
Biblioteca Umanistica, dove se ne stavano nascosti già da un po' gli
Studi d'Arte e Conservazione dei Beni Culturali per disegnari ad occhi chiusi il profilo della
Segreteria.. senza sapere che la
Portineria era già sulle sue tracce...
ahhhhh..sembro una pazza! Quasi quasi scendo prima e continuo a piedi! Adesso mi viene pure da ridere!!Odio.. machenneso!!
ci sto bene qui..
Adoro essere in bilico su questo gondolino: tutti in piedi in equilibrio precario.. do la mia moneta a Caronte, il soldo della salvezza.. 50 centesimi per abbandonare il Limbo ed avventurarsi nel magico Inferno!
Adoro girare per queste calli strettissime, arrivare ad un passo dalla una curva a gomito ed esitare un attimo... prima di guardare chi si nasconde dietro l'angolo... scartare un regalo e sbirciare la scatola dal buco che ho fatto nella carta.
Adoro dover fare gincane tra cani vagabondi... provando anche una certa invidia per la loro beata tranquillità, mentre io tengo la borsa, m'appiccico al muro e salto il sacchetto appoggiato al muro
Adoro l'odore che c'è intorno; lo sporco che si deposita tra le pietre.. adoro sentirle così irregolari sotto ai piedi; adoro molleggiare sulle travi di legno mentre gli operai sistemano le tubature in acqua.
Adoro camminare con l'mp3 a volume basso per sentire le vecchiette chiacchierare da un balcone all'altro... vederle passarsi il filo bianco su cui attaccarci magliette colorate. Adoro sentirle sfilare sopra alla testa, filtrarmi una luce sfumata mentre loro attraversano la strada... ecco, passano indisturbate, nemmeno guardano a destra o sinistra, niente traffico... solo una fila ordinata di colori disordinati!
Adoro passare davanti a questa barca di frutta e verdura!
Solo a Venezia può capitare di prendere un chilo di mele in una barca!!Adoro le facce dei turisti che guardano meravigliati l'ambulanza passare a sirene spiegate che.. galleggia! Adoro quell'espressione stranita!!
Adoro le calli che se ne escono direttamente in laguna: strade senza destinazione! Lì ogni volta sembra la prima volta...
ecco dove l'hanno ideata la pubblicità della Philadelphia!!Adoro entrare in panificio a prendermi un pezzo di pane con l'uvetta con il solito tipo strano, seduto sulla seggiola a lato del bancone, che commenta tutte le ragazze straniere che entrano... loro sorridono, compiaciute... torneranno a casa dicendo che gli italiani sono semrpe gentili... o che sono tutti pazzi e non hanno ancora capito che l'italiano, a parte in Italia, non lo conosce nessuno!! ahah
Adoro camminare ad un centimetro dalla porta di casa della gente! Nessun cancello, nessun giardino.. la porta è lì, accanto a te.. a volte è pure aperta.. come a volerti ricordare che c'è sempre posto!
Stamattina adoro!
Io adoro Venezia!!
.. anche se continuo ad odiare questo tavolo che traballa!!mhhhhhh