La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.

Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.

Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere

(da “Amor America” di M.Torres)

Perle di saggezza popolare (grazie a Venessia.com)

Io vado...

...nella mia nuova casa

martedì 5 febbraio 2008

Trova la gioia nella tua vita!

“Volver”. Ecco l’ultimo film che avevo visto al cinema con mia mamma… ogni tanto mi piace, andarci insieme… ci sono film che visti, così, solo io e lei, parlano di più!

E così abbiamo approfittato di questo, perché, per una serie infinita di ragioni, ci chiamava al cinema, insieme!


E abbiamo fatto bene!

Era da tanto tempo che non mi emozionavo così, al cinema! ;) Capita quando, pur essendo al sicuro, nascosti nel buio della sala, ci si sente ascoltati… le persone che ti siedono accanto, le senti troppo vicine! Senti intromettersi i loro sospiri nei tuoi… senti che ogni piccola sensazione, potrebbe essere colta anche da loro… invece tu la vorresti solo tua, vorresti essere solo tu, la tua storia… quelle immagini solo per te.

E poi succede che ti senti quasi più preoccupata a non farti vedere, non farti sentire, che a lasciarti cullare dalla tua stessa, meravigliosa, fragilità.

E così è successo martedì…


Questo film è davvero molto bello… delicato… fragile… per nulla scontato, anzi, meravigliosamente toccante! Si ride, eccome! E si piange! (almeno, io ho pianto!! ;) anche se molto probabilmente il resto della sala non è così “lacrimoso” come me!) E si affronta a viso aperto la vita… quella sognata!

Il mio prof di filosofia non mi ha mai fatto compilare la mia Bucket List, ovvero la lista delle cose che avrei voluto fare nella vita, prima di arrivare al capolinea. A dire il vero a me è passato per la testa qualche volta, ma non l’ho mai fatto… metterci le cose che sogno, ogni giorno…

Se la dovessi scrivere ora, di getto, mi vengono subito in mente: un viaggio in Irlanda, a piedi, con lo zaino, vivendomela tutta con i miei occhi, le mie mani e la mia testa… e poi uno in India, uno tra i monaci tibetani, un campo in Africa e… e… son talmente tante le cose che ora non me le ricordo più… talmente tante che mi sembra di non averne più nemmeno una… talmente sognate che si sono perse nei meandri della memoria…

E più ci pensi e più il pensiero si sposta su qualcos’altro… dopo i sogni impossibili, fanno capolino tutte quelle piccole cose che non si ha mai tempo di fare: qualche pensierino, una lettera, l’ultima parola, l’ultimo saluto a qualcuno che è lontano… il coraggio di dire quella cosa, che ti preme dentro, ma che fa così paura, e pensi sempre: “Ci sarà tempo!”…

E più ci pensi e più ti accorgi che i sogni impossibili scalano… quelli che ti sembravano essere le cose più attese, lasciano il posto alle altre, quelle piccole piccole…

Forse dovrei iniziare a scriverne una!! ;) Per capire come stanno, i sogni, dove sono… quali sono quelli veri, quelli che spingono forti, dallo stomaco… e quali invece quelli che premono nella testa, che poi son quelli destinati ad entrare nell’oblio… Chissà cosa ci scriverei…


Consigliato a chi, anche se solo per una volta, si è sentito la vita troppo stretta e allo stesso tempo così immensamente grande… troppo grande da perdercisi dentro…

Consigliato a chi vorrebbe veder realizzati i desideri che sogna, ma che allo stesso tempo sa capire cos’è veramente ciò di cui ha bisogno…

When you try your best, but you don't succeed; when you get what you want, but not what you need; when you feel so tired, but you can't sleep… Stuck in reverse: lights will guide you home… (Coldplay, “Fix you”) ... Trova la gioia nella tua vita!

3 commenti:

Artemide ha detto...

Bè, cosa posso aggiungere a questa stupenda riflessione? Che io e te entriamo davvero in contatto con riflessioni profonde, con noi stesse... E che ogni occasione è buona per mettersi in discussione.. Vedi il film che ho visto io..ci sto ancora pensando e mi costringe a cambiare piccoli dettagli ogni giorno..
Buona scoperta allora ;)
Un abbraccio grande

Stefi ha detto...

E' vero, sì! L'ho pensato proprio mentre leggevo le tue riflessioni! Domani sera andro a vedere "Into the wild" e credo che si aggiungerà un pezzetto al puzzle che "Non è mai troppo tardi" mi ha fatto iniziare.. grazie!!
Un strucotto!!

Anonimo ha detto...

Di incredibile sensibilità!

 

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