La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è una semplice visita, ma un sogno. E va crescendo a poco a poco, costruendosi una delicata architettura. E’ un’amabile malinconia, che sviluppiamo con un complicato processo: senza voli aerei, senza tempo, senza soldi. Dalle palpebre verso dentro.

Un viaggio di questo tipo si alimenta di letture, cartoline illustrate, carte geografiche, ortografie, persone che arrivano con delle notizie, avventure vissute da altri e di cui uno si sente partecipe, nell’oscurità di una sala cinematografica o a casa, soli davanti al televisore.

Un pezzetto dopo l’altro prende forma il paesaggio che si riproduce una realtà che non si può toccare, ma forte come il vincolo che unisce il corteggiatore alla sua amante segreta. Credo sia una sorta di pellegrinaggio che ha a che vedere con il luogo a cui, per motivi misteriosi, sentiamo di voler appartenere

(da “Amor America” di M.Torres)

Perle di saggezza popolare (grazie a Venessia.com)

Io vado...

...nella mia nuova casa

mercoledì 2 aprile 2008

Non uccidere

Pochi giorni fa, ho scambiato qualche idea con Paolo, nel suo blog, riguardo a Gandhi, all'importanza di una figura come la sua...
E qui, ora, ho l'occasione di dire qualcosa di più:

E' vero! Abbiamo tremendamente bisogno di qualcuno come lui, di qualcuno che rappresenti, in corpo, opere e spirito, la forza della fraternità, del rispetto degli ideali, dell'apertura agli altri.
Qualcuno tanto forte da essere forza per chi gli sta attorno.
Qualcuno tanto coerente da essere faro per chi sta camminando.

E dalle parole di Paolo, nasceva una domanda: dov'è Gandhi? Adesso, qui. Chi è Gandhi? Oggi, qui.

Ma forse non tutto nasce per caso... oggi è il 2 aprile, anniversario della morte di Papa Giovanni Paolo II. Un Papa a cui io ero (e rimango) profondamente affezionata.
Mi piacciono le persone carismatiche. Quelle che sanno quel che vogliono e non ne hanno paura. Quelle che credono in ciò che sono, tanto da non spaventarsi davanti a niente e nessuno. Quelle che non amano i formalismi e accettano di indossare cappelli messicani, bombette inglesi e corone di fiori hawaiane! Perché solo mettendosi nelle scarpe dei nostri fratelli, riusciamo veramente a conoscerli!
Quelle che sanno scusarsi, con il coraggio di farlo pubblicamente, e che sanno anche perdonare. Quelle che non hanno paura davanti a ciò che fa paura a tutti, anzi!

Ce ne sarebbero tante cose da dire, su di Lui.. ma ho scelto di condividere con voi un filmato. Uno solo:



Questa presa di posizione non la dimenticherò!
E credo che oggi forse, Giovanni Paolo II avrebbe detto qualcosa... almeno davanti al Tibet!

Non basta condannare l'ingiustizia. Non basta accusare.
Bisogna avere il coraggio di prendere posizioni nette, di schierarsi e giocarsi! Bisogna fare il passo oltre il confine... perché, con un piede di qua e uno di là, è troppo comodo!
Ci sono situazioni davanti alle quali non si può socchiudere gli occhi!

Ci sono persone che stanno aspettando solo questo!
E chi può farlo, DEVE difenderle!

Dio ha detto una volta: Non uccidere! Non può uomo, qualsiasi ... non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio!

Qualcuno c'è, sì.. ma manca, manca decisamente qualcuno come quel piccolo-grande indiano!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ogni volta che ascolto le parole, leggo i suoi o vedo le immagini dell'amato Giovanni Paolo II un brivido percorre puntualmente tutta la mia schiena e la pelle d'oca avanza incontrollabile lungo il mio corpo...forse perchè ho avuto un rapporto particolare...forse perchè fortunatamente ho avuto la "possibilità" che la sua mano si posasse sulla mia testa e mi rivolgesse addirittura la parola...forse perchè ho avuto la possibilità di incrociare il suo sguardo profondo...magnetico...

e vivendo ormai il terzo anniversario della sua "partenza" voglio ricordarlo su questo blog con alcuni passi del discorso tenuto nell'ultima udienza con l'AGESCI:
"...A voi, coccinelle e lupetti, chiedo di fare ogni giorno "del vostro meglio" per crescere gioiosamente nel Cerchio e nel Branco, scoprendo le meraviglie del creato.
Esorto voi, guide ed esploratori, ad "essere sempre pronti" per il bene, mentre fate con il Reparto l’esperienza della responsabilità ed imparate ad essere membri attivi della comunità ecclesiale e di quella civile a cui appartenete.
Chiedo a voi, scolte e rovers, di impegnarvi a fare del verbo "servire" il motto della vostra vita, nella convinzione che il dono di voi stessi è il segreto che può rendere bella e feconda l’esistenza. Penso infine a voi che ricoprite nell’Associazione il ruolo difficile ed esaltante di Capi. A voi è affidata la responsabilità di accompagnare nel cammino della vita tanti fanciulli, ragazzi e giovani, che attendono da voi di essere aiutati a crescere armoniosamente, per contribuire all’edificazione di un mondo d’amicizia e di solidarietà..."
"...Non abbiate paura di avanzare con fantasia, sapienza e coraggio sulle strade dell’educazione delle giovani generazioni. Il futuro del mondo e della Chiesa dipende anche dalla vostra passione educativa..."
"...Duc in altum, AGESCI!"

Stefi ha detto...

Anch'io conservo nella memoria la fotografia del nostro incontro! Le sue parole, il suo sorriso..
io ricordo quel sorriso più d'ogni altra cosa!!

Giovanni Paolo è stato importante e significativo... le parole che riporti, qui, mi scatenano un sacco di emozioni!

..Non abbiate paura di avanzare con fantasia, sapienza e coraggio sulle strade dell’educazione delle giovani generazioni. Il futuro del mondo e della Chiesa dipende anche dalla vostra passione educativa..
Queste. Soprattutto queste parole, ricordo che mi avevano fatto tremare il cuore!

;)

Grazie Bizzz per la tua condivisione!!!

Artemide ha detto...

Che bel post tesoro... Non dimenticherò mai quel sabato 2 Aprile.. e non dimenticherò mai la sintonia con Marco di decidere in due secondi di fare lo zaino e partire per Roma... che energia meravigliosa ha mosso quel papa!
Comunque, io credo che ora come ora è vero, non ci sono persone paragonabili a loro... Ma so che questo è il prodotto del percorso che sta facendo l'umanità..
E ciò che resta da fare è cercare tutto questo nelle persone che incontriamo lungo il nostro cammino.. e soprattutto sentire che siamo noi stessi quelli che hanno il potere e la convinzione di prendere posizione, di fare rivoluzione dentro di sè. E poi arriverà anche qualcuno nei "piani più alti"...
Grazie per questa splendida condivisione tesoro, ti voglio bene

Unknown ha detto...

la chiesa aveva l'occasione per far crescere un nuovo albero sulla tomba di Wojtyla...e l'ha sprecata...siamo sempre alla ricerca di un piccolo-grande uomo... ciao, Stefi

Gilesteta ha detto...

discorso pieno d'ardore quello di G.P.II

 

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